Jared Kushner cerca di cancellare l’UNRWA per liquidare la questione dei profughi palestinesi

6 agosto 2018

Secondo la rivista americana Foreign Policy, Jared Kushner, consigliere e genero del Presidente degli Stati Uniti Trump, cerca di abolire lo status di due milioni di rifugiati palestinesi alle Nazioni Unite allo scopo di far sparire la carta dei profughi dal tavolo dei negoziati e eliminare l’UNRWA, ha riferito il canale satellitare libanese al Mayadeen.

La rivista ha pubblicato il contenuto delle e-mail scambiate tra Kushner e alcuni alti funzionari, tra cui l’inviato del presidente Trump in Medio Oriente, Jason Greenblatt, in cui Kushner insiste sulla necessità di fare un reale sforzo per paralizzare l’UNRWA, accusando l’agenzia di “perpetuare lo status quo e quindi di non contribuire a rafforzare il processo di pace”.

Citando funzionari statunitensi e palestinesi, la rivista valuta che: “questa iniziativa di Kushner si inscrive nel quadro di una motivazione degli Stati Uniti di sopprimere la carta dei rifugiati dal tavolo delle trattative e sopprimere altresì l’UNRWA, perché garantisce la sopravvivenza della questione dei profughi palestinesi”.

Ancora, l’iniziativa di Kushner risponde a una più vasta campagna lanciata dall’amministrazione Trump e dai suoi alleati al Congresso per spogliare i palestinesi del loro status di profughi nella regione e sabotare la loro causa nei negoziati tra “Israele e palestinesi”.

Secondo Foreign Policy, Kushner era riluttante a rivelare il proprio ruolo negli aspetti diplomatici del Medio Oriente, sapendo che il piano di pace a cui sta lavorando con uno dei funzionari statunitensi è uno dei documenti che Washington vuole mantenere.

La rivista ha rivelato la portata dell’ostilità di Kushner nei riguardi dell’UNRWA svelata in una delle sue e-mail a Greenblatt in cui afferma: “È importante fare sforzi onesti e sinceri per paralizzare l’UNRWA.”

Kushner ha anche dichiarato che “l’agenzia è corrotta, inefficiente e non propizia alla pace, il nostro obiettivo non può essere quello di conservare le cose così come sono”.

Infine, Foreign Policy conclude che “l’amministrazione Trump è pronta a riformulare le condizioni dei profughi palestinesi a favore di Israele, come ha fatto nel caso del trasferimento dell’ambasciata statunitense a Gerusalemme.

Traduzione: Simonetta Lambertini – Invictapalestina.org

Fonte: https://french.almanar.com.lb/990497

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