Obiettore di coscienza celebra il nuovo anno ebraico in carcere

Hilel Garmi è in carcere per la terza volta, per essersi rifiutato di prestare servizio nell’esercito israeliano. La sua decisione è stata in parte ispirata da uno degli organizzatori principali della Great Return March a Gaza.

Staff di +972 – 7 settembre 2018

Copertina: Hilel Garmi si rifiuta di prestare servizio nell’IDF per protestare contro le politiche militari nei Territori Occupati. (Yoav Eshel)

Lo scorso lunedì l’obiettore di coscienza Hilel Garmi è stato condannato a 10 giorni di prigione dopo essersi rifiutato nuovamente di prestare servizio militare nelle Forze di Difesa di Israele, in segno di protesta sulle politiche di Israele nei Territori Occupati. Questa è la terza detenzione di Garmi, al termine della quale avrà scontato 37 giorni di prigione militare.

Garmi, 18 anni, del Kibbutz Yodfat, nel nord di Israele, è stato imprigionato per la prima volta a fine luglio, dopo che la polizia militare è andata a casa sua per arrestarlo. “So che sarò orgoglioso di questa decisione per il resto della mia vita, sapendo che nel momento della verità, sono stato fedele alle mie convinzioni e ho fatto l’unica cosa che ritengo morale. Per come la vedo io, ho scelto di essere dalla parte giusta della storia “, ha detto Garmi, al suo ingresso in carcere.

Nella sua dichiarazione di rifiuto, Garmi ha spiegato che è stato ispirato da Ahmed Abu Artema, uno dei principali organizzatori della protesta nonviolenta della Marcia del Ritorno iniziata a marzo al confine di Gaza. “Sono stato molto colpito da queste persone che preferiscono affrontare la situazione tra il fiume Giordano e il mare senza ricorrere alla violenza”, ha scritto Garmi. “Anch’io credo nella disobbedienza civile – nell’applicare la pressione nonviolenta per evidenziare la mancanza di moralità del governo”.

Garmi ha inoltre spiegato: “So che quasi ogni nazione ha bisogno di un esercito per proteggersi, ma i militari non possono giustificare qualsiasi missione con la scusa della sicurezza, abbiamo bisogno di stabilire quelle linee rosse che, se attraversate, tolgono loro il nostro sostegno. Penso che dopo oltre 50 anni di occupazione, le linee rosse siano state sicuramente superate . Sebbene all’inizio la mia decisione di rifiutare il servizio militare fosse personale, negli ultimi sei mesi ho deciso di rendere pubblico il mio rifiuto. Ho deciso di farlo perché credo che la disobbedienza civile possa apportare un cambiamento e influire sul senso di giustizia detenuto da chi gode di privilegi tra il fiume Giordano e il mare. La disobbedienza civile è di solito utilizzata quando il governo ha perso la sua legittima fonte di autorità, e penso che dopo 50 anni di governo non democratico, il governo tra il fiume Giordano e il mare l’abbia ormai persa.

Garmi è accompagnato da “Mesarvot”, una rete politica israeliana che fornisce sostegno agli obiettori di coscienza. Poco prima della sua detenzione, Garmi ha creato un blog intitolato “Hilel is Refusing”, in cui pubblica aneddoti e testi che ha scritto mentre era in prigione. Si prevede che trascorrerà il prossimo anno ebraico dietro le sbarre.

Una versione di questo articolo è stata pubblicata per la prima volta in ebraico  su “Local Call”.

 

Trad: Grazia Parolari “contro ogni specismo, contro ogni schiavitù”  Invictapalestina.org

Fonte: https://972mag.com/conscientious-objector-hilel-garmi-military-prison/137656/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Protected by WP Anti Spam