La Palestina annuncia lo scioglimento di tutti gli accordi e le intese con gli Stati Uniti ed Israele

Ha sottolineato che non accetterà gli Stati uniti come unico supervisore del processo di pace, annunciando che l’OLP e lo Stato palestinese hanno sciolto tutti gli accordi e le intese con Washington e Tel Aviv

Fonte: النسخة بالعربي

Martedì 19 maggio, l’OLP ha annunciato che la lo Stato palestinese scioglie tutti gli accordi stipulati con gli Stati Uniti e con Israele, anche in materia di sicurezza. L’organizzazione ha aggiunto che Israele deve assumersi la responsabilità di occupare i territori palestinesi davanti alla comunità internazionale, con le conseguenze che ne derivano a livello di diritto internazionale e di diritto umanitario, soprattutto rispetto alla IV Convenzione di Ginevra del 1949.

L’OLP ha poi attribuito all’amministrazione americana la responsabilità delle vessazioni subite dal popolo palestinese, ritenendo che gli Stati Uniti condividano e sostengano le misure ingiuste adottate da Israele nei confronti dei palestinesi.

Il presidente palestinese Mahmoud ‘Abbas ha comunicato l’adesione della Palestina a una serie di organizzazioni alle quali, secondo un accordo, il Paese non avrebbe potuto aderire, aggiungendo di aver firmato l’adesione ad alcune di esse lunedì 18 maggio. Ha sottolineato che non accetterà gli Stati uniti come unico supervisore del processo di pace, annunciando che l’OLP e lo Stato palestinese hanno sciolto tutti gli accordi e le intese con Washington e Tel Aviv e che si ritirano dagli impegni da essi previsti, inclusi quelli legati alla sicurezza.

Martedì sera, nel corso di una riunione della leadership palestinese nella sede della presidenza a Ramallah, ‘Abbas ha affermato che questa scelta è stata fatta nel rispetto delle decisioni del Consiglio nazionale palestinese e del Consiglio centrale dell’OLP, unico rappresentante legittimo del popolo palestinese. Inoltre, il Presidente ha confermato che la Palestina agisce nel rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni arabe e islamiche inerenti, sottolineando il costante impegno palestinese nella lotta al terrorismo internazionale. ‘Abbas ha rinnovato l’intenzione di risolvere il conflitto arabo-israeliano secondo la soluzione a due stati – rendendosi disponibile ad accettare la presenza di un terzo attore al confine tra di essi –, ribadendo però la necessità che i negoziati avvengano sotto la supervisione internazionale del Quartetto per il Medio Oriente e attraverso un vertice mondiale per la pace, come previsto dal diritto internazionale.

Il presidente palestinese si è rivolto agli Stati che hanno respinto l’ “Accordo del secolo”, nonché le politiche e i provvedimenti americani e israeliani che costituiscono una violazione del diritto internazionale e degli accordi stipulati, esortandoli a non smettere di rifiutare, denunciare, creare deterrenti e imporre sanzioni per impedire allo stato di Israele di attuare i propri piani e di continuare a ledere i diritti del popolo palestinese.

‘Abbas ha chiesto ai Paesi che non hanno ancora riconosciuto lo Stato palestinese di affrettarsi a farlo per tutelare la pace e il diritto internazionali, permettendo così l’attuazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza che forniscono protezione internazionale al popolo palestinese nei territori occupati. Infine, ha assicurato che lo Stato palestinese continuerà a perseguire Israele di fronte a tutti gli organi e i tribunali internazionali per i crimini commessi ai danni dei palestinesi, ribadendo la propria fiducia nell’indipendenza e nella credibilità della Corte penale internazionale.

Trad. dall’arabo: Giulia Deiana – Invictapalestina.org

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