Le affermazioni di Trump, insieme a qualsiasi azione che ne consegue, rischiano di aumentare le tensioni e minare la stabilità regionale.
Fonte: English version
Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 26 gennaio 2025
Territorio Palestinese – Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato il suo piano di deportare i palestinesi nella Striscia di Gaza dalle loro case e ha invitato le nazioni vicine ad accettare i palestinesi nei loro Paesi. Queste osservazioni, fatte dopo che Israele ha palesemente violato il Diritto Internazionale commettendo un Genocidio contro il popolo palestinese nella Striscia per oltre 15 mesi, anche distruggendo tutte le infrastrutture essenziali per la vita nell’enclave, sono profondamente preoccupanti.
I palestinesi, che stanno già soffrendo gli effetti devastanti dei tentativi di Israele di annientarli, non dovrebbero pagare un ulteriore prezzo per questo Genocidio venendo deportati forzatamente fuori dalla loro Patria. Israele, in quanto Potenza Occupante, è l’unica entità che deve assumersi la responsabilità morale e legale per i Crimini commessi nella Striscia di Gaza, risarcire i palestinesi e ricostruire la Striscia il più rapidamente possibile.
Poiché la Quarta Convenzione di Ginevra proibisce espressamente lo spostamento forzato delle popolazioni sotto Occupazione, qualsiasi piano in tal senso costituirebbe una palese violazione di questa Convenzione. La facilitazione di questi piani violerebbe anche il diritto inalienabile del popolo palestinese a rimanere sulla propria terra e nella propria Patria, un diritto protetto dal Diritto Internazionale, e costituirebbe Crimini contro l’Umanità e Crimini di Guerra. Oltre a essere un Crimine internazionale, lo spostamento forzato dei palestinesi è una componente di un Piano più ampio per rafforzare i Crimini di espulsione sistematica e ricollocazione forzata che Israele commette contro i palestinesi da molti anni.
Oltre a supportare direttamente le Politiche espansionistiche e Coloniali di Israele, che mirano sistematicamente a rimuovere i palestinesi dalle loro terre a favore dei suoi Piani di Insediamento Coloniale illegali, le dichiarazioni di Trump chiedono la deportazione della popolazione di Gaza costringendo i Paesi vicini ad assorbire i rifugiati dalla Striscia. Ciò contrasta con i forti legami storici e culturali che legano i palestinesi alla loro terra.
Per mesi, Israele ha commesso un Genocidio eseguendo Uccisioni di Massa contro i civili e demolendo metodicamente città, quartieri e infrastrutture della Striscia di Gaza nel tentativo di cacciare i palestinesi dalla loro terra e costringerli a fuggire. Per indebolire la capacità dei palestinesi di sopravvivere sulla loro terra e per stabilire un ambiente coercitivo che li costringa a fuggire, queste politiche sono andate oltre il semplice ucciderli, distruggerli e farli morire di fame. Hanno anche incluso la distruzione di beni essenziali per la vita, come l’accesso all’acqua, all’elettricità, all’istruzione e all’assistenza sanitaria.
Domenica 26 gennaio Trump ha dichiarato che più palestinesi della Striscia di Gaza dovrebbero essere deportati in Giordania ed Egitto, e che sta supplicando i leader delle due nazioni di permettergli di farlo perché la Striscia è “in uno stato di caos”.
Dalla riapertura del Valico di Rafah con l’Egitto, chiuso lo scorso maggio, Israele ha deliberatamente bombardato città, quartieri residenziali e infrastrutture nella Striscia di Gaza, tra cui strade, scuole e strutture essenziali. Il deliberato tentativo di Israele di uccidere o cacciare i palestinesi dalla loro terra è particolarmente evidente data la scarsità di beni di prima necessità nell’enclave assediata, come case e infrastrutture come acqua, elettricità, comunicazioni, Internet e reti scolastiche. Inoltre, le dichiarazioni rilasciate da ministri e funzionari israeliani promuovono pubblicamente la migrazione volontaria.
Israele sta commettendo un Genocidio nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 e la distruzione di intere città e quartieri palestinesi da parte dell’esercito israeliano è un esempio lampante di questo Crimine e uno strumento chiave della sua esecuzione.
Questo Crimine è andato oltre la semplice uccisione di decine di migliaia, o potenzialmente centinaia di migliaia, di palestinesi e la progressiva distruzione delle vite di oltre due milioni di persone, a cui sono state negate le anche minime necessità di base per la sopravvivenza. Ha anche incluso la totale distruzione delle città palestinesi e del loro patrimonio architettonico e culturale; la cancellazione dell’identità nazionale e culturale del popolo palestinese; il trasferimento forzato del popolo palestinese dalle proprie terre e l’imposizione di questo spostamento permanente; lo smantellamento delle loro comunità; e la cancellazione della loro memoria collettiva nel tentativo di sradicare la loro esistenza fisica e umana, nonché il loro passato, presente e futuro.
È assolutamente necessaria una posizione regionale e globale che si opponga alle intenzioni di Trump di deportare i residenti della Striscia di Gaza. Lo spostamento di massa come soluzione all’attuale conflitto non solo ignora le cause sottostanti del problema, ma aggrava anche le ingiustizie già subite dal popolo palestinese e nega loro la legittima autodeterminazione e la residenza sicura nella loro Patria. Le affermazioni di Trump, insieme a qualsiasi azione che ne consegue, rischiano di aumentare le tensioni e minare la stabilità regionale.
La comunità internazionale deve sostenere pienamente i principi del Diritto Internazionale e adottare soluzioni che rispettino i diritti dei palestinesi. Queste soluzioni dovrebbero includere la fine dell’Occupazione illegale dei Territori Palestinesi da parte di Israele, ritenendo Israele responsabile dei suoi Crimini in corso e stabilendo un percorso chiaro per rendere giustizia al popolo palestinese. Inoltre, la comunità internazionale dovrebbe garantire che tutti i rifugiati e gli sfollati palestinesi possano tornare nelle loro aree di origine in conformità con le Risoluzioni internazionali pertinenti, piuttosto che sostenere qualsiasi politica che sradichi la popolazione nativa della Palestina a favore delle Politiche Coloniali di Israele.
Traduzione: Beniamino Rocchetto – Invictapalestina.org